mercoledì 27 gennaio 2010

Western Australia: the genuine coast

Dopo esser stato sulla costa est, sud e centro australia, lascio il north territory per godermi l'estate sulla costa ovest.

Broome è la prima tappa e subito mi colpisce i colori e la dolcezza dell'oceano indiano, molto più rilassato del sempre ondoso oceano della costa est (ideale per i surfisti).

Finestra naturale tra la costa frastagliata di Broome.


Cavalcata sul cammello al tramonto di Broome.


Coral Bay è la mia occasione per esplorare la barriera corallina del Western Australia, dove è facile nuotare tra tartarughe marine e pesci tropicali.

Mi preparo per un po' di snorkling sulla spiaggia Paradise Beach di Coral Bay


E' il 31 dicembre e dopo un viaggio di 16 ore in bus arrivo a Perth, pronta ad accogliermi per festeggiare l'arrivo del nuovo anno!!

Bus a una stazione di servizio lungo la costa ovest....50° al sole!!


Perth si presenta molto moderna e diversa da ogni città australiana. Mi sorprende e trascorro volentieri qualche giorno per visitare i suoi sobborghi e dintorni.

Vista dello Skyline di Perth da Kings Park.


A pochi km dal centro c'è la viva e storica cittadina di Fremantle


A soli 30 minuti di traghetto c'è l'incantevole Rottnest Island, la little sardinia!


Dell'australia ho visto quasi tutto, non mi resta altro che visitare la costa sud-ovest, che promette molto! Parto così per un 5 giorni dove mi aspettano molte prove fisiche!

Per iniziare scaliamo l'albero più alto al mondo, 75 metri!!


Un percorso molto ingegnoso permette di camminare tra le cime di questa foresta di alberi bicentenali altissimi.


Qualcuno di questi è veramente imbattibile!!


Ripercorro il tragitto sulla costa e incontro una green pool.


E' ora per una scalata questo monolitico per un'ottima vista sulla baia.






Mi aspettano gli ultimi giorni sulle spiaggie australiane, ma ancora sanno sorprendermi per la loro bellezza!




Lucertola alquanto amichevole ma poco domestica


La mia ultima surfata australiana, ma questa volta su una onda rocciosa!


E' il 14 gennaio, 11 mesi esatti dal mio arrivo in australia lo scorso 14 febbraio 2009. Aver avuto la possibilità di vivere in australia non solo da turista ma lavorando per la maggior parte del tempo, ha reso la mia permanenza al di sopra delle mie aspettative. In questo modo sono riuscito a finanziare il mio viaggio che giorno dopo giorno ha preso forma. Mi considero molto fortunato e mi sento di rientrare in Italia dopo questa esperienza a testa alta. Un po' di malinconia e paura a lasciare l'australia c'è, per questo decido di rientrare con qualche stop: Bali, Singapore e HOng Kong sono le mie prossime mete prima del 31 gennaio a Milano.

sabato 26 dicembre 2009

Natale dall'altra parte del mondo.

E' Natale e mi trovo a Broome. Sulla costa ovest australiana é piena estate e si festeggia come in ogni altra parte del mondo (...o quasi) e qua lo si passa in piscina o in spiaggia!



Questo post è tutto dedicato al Natale ed a tutti i suoi colori fotografati nelle settimane di viaggio!

Albero di Natale in stile moderno a Melbourne.


Gli addobbi si sciolgono sotto il sole e quindi bisogna trovare qualcosa di diverso... queste bandiere fanno parte dello style cittadino.


Renne?? Siamo in Australia e quindi Kangurenne! :)


Le gallerie di Adelaide sono addobbate meglio che ogni altra parte.


Anche le poste australiane si preparano e una cassetta gigante è tutta per le letterine a Santa Clause.


La sera prima di natale mi sento un po' Re Magio quando faccio un giro sul cammello al tramonto di Broome.


Cin cin a tutti e BUON NATALE!

giovedì 24 dicembre 2009

Top End: where the wild things are

E' l'11 dicembre e il mio viaggio prosegue verso nord per raggiungere il Top End. Prima tappa è Darmin, capitale del Northern Territory.
E' piena estate tropicale e qualche pioggia è da mettere in conto, ma al ciclone proprio non ero pronto!! Per fortuna è questione di un paio di giorni perchè tutto torni alla normalità e possa programmarmi i tour nei principali parchi nazionali: diamanti del centro nord australia.

Il parlamento di Darwin by night


A Darwin riesco con grande gioia anche a reincontrare Anne, amica estone con cui ho condiviso le fatiche della farm di Shepparton.



Generose cascate creano spendidi specchi d'acqua calda dove tuffarsi; tutto questo è il Litchfield park!









E' l'ora per un giro in battello: il billabong é un'oasi d'acqua e di ninfee, habitat naturale per diverse specie di uccelli e non solo!! Insidiosi coccodrilli d'acqua dolce e salata sono sempre all'erta per qualche preda!







In questa foto c'è un coccodrillo ... trovalo!




La cultura aborigena e le più imponenti formazioni arenarie si trovano al Kakadu national park.





Dipinti aborigini








Giganti termiti sono diffuse ovunque


Mentre la Katherine Gorge è una delle gole più spettacolari d'australia che crea viali fluviali naturali.







domenica 20 dicembre 2009

Alice Springs e la magia del Red Center

Deserto, terra dal color rosso, rettili che avanzano tra le rocce roventi del King's Canyon: tutto questo è il centro Australia.
E' il 5 dicembre e da mio aereo si presenta un'anteprima del tanto citato deserto. Il territorio a prima vista sembra quasi marziano, ostile, arido, dove si intuiscono letti di fiume che si riempiono però solo poche volte l'anno.



La città fulcro di tutto il centro australia è Alice Springs, la cui importanza è basilare per i turisti che vogliono visitare i leggendari luoghi circostanti come: Ayers Rock e il Kings Canyon.



Questa tappa di cui con i miei amici si è parlato tanto, acquista un valore doppio in quanto è qui che avviene la reunion con la mia amica Gaia, dopo che x qualche mese avevamo trascorso mesi non assieme (io e Max a Melbourne e lei a Sydney).



Mi aspettano tre giorni di tuor dove il caldo torrido (43 gradi) e l'habitat faranno questa un'esperienza unica e alquanto avventurosa!

Il primo giorno raggiungiamo il Kings Canyon, dove obbligatoriamente munito di due bottiglie da un litro e mezzo d'acqua ciascuna, protezione solare totale e occhiali da sole, mi accingo a una camminata di 3 ore che mi regalerà vedute mozzafiato! Il rischio disidratazione è molto alto e le rocce refrattali, che fanno salire la temperatura a 48 gradi, rendono l'impresa ai limiti della soppravivenza!!








Ci prepariamo per la notte raccogliendo legna per il fuoco che servirà per tenere lontani gli animali e far luce per la cena. I nostri sacco a pelo sono disposti a cerchio intorno al fuoco e dopo qualche birra ci addormentiamo sotto un cielo stellato.



Nei giorni seguenti raggiungiamo la catena rocciosa Olgas (Kata Tjuta nel nome origario aborigeno) e il monolito più famoso d'Australia: Ayers Rock (Uluru in aborigeno). Questi luoghi di proprietà della comunità aborigena, sono sacri ed è proibito scalarli per la loro religione, oltre che notevolmente pericoloso. Dei percorsi che si snodano intorno alla roccia permettono comunque di scorgere tutte le diverse espressioni di questi luoghi magici.


Olgas








Panchina in stile con l'habitat


Monte Uluru (Ayers Rock) all'alba








Uluru al tramonto riflette un color rosso intenso


Vista del lago salato (in secca)


Dall'1840 nel Red Center il cammello è stato importato dalle canarie e da quel tempo e' facile trovarlo anche selvaggio nelle distese del deserto.


Tornati nella cività, una birra e un buon piatto con i miei compagni di viaggio fanno dimenticare le difficoltà del deserto e sono pronto per volare verso il Top End.



Un saluto alla mia amica di Alice Springs in aeroporto prima di partire!