Sono trascorsi quasi due mesi nella sorprendente Sydney, quando ho ricevuto la proposta di fare un'esperienza nelle tipiche farm australiane, e così decido, assieme ai miei compagni di viaggio italiani, di lasciare la città per una nuova avventura.
Il tempo di festeggiare Pasqua con i miei amici, ho solo tre giorni per fare le valige, organizzarmi il viaggio, salutare chi ho conosciuto a Sydney e trovare dei sostituti per la camera che occupo.
E' martedì 14 Aprile (2 mesi esatti in Australia) quando in stazione centrale parte il treno della Country Link che ci porterà a Shepparton (cittadina di 30.000 abitanti immersa nel Victoria State a sud dell'australia). Il viaggio è molto confortevole e un lunghissimo slalon di attraversata dei due stati (New South Wale e Victoria), permette di avere subito un impatto con un paesaggio tipicamente australiano colorato di terra rossa e distese praterie.
Arrivati in stazione viene a prenderci Nino, un giovane italo-messicano che ci ospiterà nel suo Waramanga Ranch (in questa zona molti nomi hanno origine aborigena) dove con sua moglie gestisce un ostello a 20 km da Shepparton.
Lo stile di vita è sicuramente diverso da quello abituato alla metropoli, ma del resto l'australia non è la grande città e sicuramente questa esperienza mi farà scoprire il lato della vita rurale australiana e nel frattempo guadagnare qualche soldo per qualche settimana e poi proseguire poi il nostro viaggio.
I primi giorni sono stati i più duri, sia per ambientarmi ai nuovi ritmi, che nel fare lavori manuali, che seppur non troppo faticosi, non ero abituato a fare. I lavori sono vari e ci vengono procurati da Nino, che ha molti contatti e così riusciamo ad essere impegnati per la maggior della settimana, a fare amicizia con colleghi nuovi ed a non annoiarci alternando lavori diversi. Finora ho lavorato qualche giorno in un tomato shed dove impacchetto e immagazzino confezioni di pomodori, altri giorni lavori vari nelle farm, lavorazione noci (nella walnuts farm), sfoltire meli (apple pruning), a seconda di dove c'è bisogno.
Il mio lavoro preferito è nella farm di Carmen, la mamma di Nino, donna carismatica, signorile, brillante e gran lavoratrice. Le giornate con lei sono meno pesanti perchè sa regalare entusiasmo e offrire gustosi break offrendo snack dolci e salati e drink a tutti...che mito!
All'ostello siamo circa 8 ragazzi tutti qui di passaggio per fare un'esperienza, il tempo libero non è molto e quindi ci si incontra per cucinare, fare shopping in città, vedere un film, giocare a carte, tennis (fare il bagno nella piscina ora è più così caldo) anche se ci sono massime di 20 / 22 gradi (autunno inoltrato).
Il territorio dove mi trovo è considerata una zona pre desertica, per questo molto arida. In questi giorni abbiamo avuto la "fortuna" di vedere la pioggia per ben tre giorni, era da novembre che non scendeva una goccia. Il paesaggio dove mi trovo è prettamente agricolo, frutteti, allevamenti di animali allo stato brado (mucche, pecore, cavalli) che mi ricordano le fattorie e la vita agricola mediterranea. Forse oggi sto facendo il lavoro che i miei nonni e genitori hanno fatto da giovani ..ma solo "per gioco".
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