Eccomi pronto a scrivere il mio primo post direttamente dall'Australia! E' già il terzo giorno che sono a Sydney, scusate se non mi sono fatto vivo ma ho dovuto prendere tempo per recuperare il benvenuto bagnato e rendermi conto di essere arrivato veramente dall'altra parte del mondo e non a Londra! :) Si, perchè devo dire che oltre alle perturbazioni burrascose (per fortuna non solite) la città ha molte similitudini con la capitale inglese ... ma questa è solo una prima impressione e ci sarà tempo per scoprirla ancora meglio e raccontarvela!
Ma andiamo per ordine. L'avventura è appena iniziata ma già ho vissuto intense emozioni e già si collezionano le prime figure di m.... ma queste servono per rallegrare la giornata no? :) Venerdì 13, la mattina della partenza inizia, con un saluto reso ancora più preoccupato per mia madre che apprende la notizia appena data in radio di un incidente aereo. Non sapendo quanto rimarrò in Australia decido di portare l'indispensabile per ogni stagione, il che vorrà dire una valigia king size e due bagagli a mano..forse troppo? Si me ne accorgerò già tra il sali e scendi sul treno e bus per Milano Malpensa. Ore 11.30 Si parte! Ad accompagnarci in Australia è la compagnia Eithaid (compagnia degli Emirati con il biglietto di 4a categoria super conveniente) che, con stupore di tutti, ha saputo offrirci un ottimo servizio. Il viaggio promette bene: una super console multimediale di dotazione per ciascuno con più di centinaia di titoli a scelta tra film, canali tv, canali radio, album musicali (puoi crearti la playling list) e vidio giochi! Per non parlare delle web cam esterne all'aereo e delle mappe viaggio. Prima destinazione Abu Dabhi, 6 ore di volo, passano velocemente.
Il tempo di scendere e già ora di fare la coda per il check-in, l'areoporto di Abu Dabhi è veramente bizzarro, aree ultra moderne da hotel minimal 5 stelle ad aree più arabeggianti. Qui decido di fare delle foto.

Abbiamo solo due ore, tempo di accedere all'internet point free dell'areoporto e già ci attende un volo di altre 14 ore per raggiungere Sydney. Il viaggio inizia con un'ora di ritardo, per colpa un tizio che, seppur salito all'ultimo minuto, accende una discussione animata con le hostess e chiede di essere riaccompagnato al gate. Come dice il comandante "We are apologize for the incovincence and the delay but your safety it's the priority". Si ok ci sta anche se la tentazione di prendere in considerazione anche l'alternativa di sganciarlo in mezzo all'oceano era troppo forte :)
Sono le 21 e un bigol australiano in areoporto fiuta qualcosa dalla mia borsa...forse il milka appena finito?? Tranquillizzo la biondissima australiana che gentilmente mi chiede cosa potrebbe essere. Sydney ci accoglie come da previsioni con una bel acquazione e 20°C...fa caldo ma piove e una tizia cinese (taxi abusivo) ci propone una tariffa stracciatissima per arrivare al nostro ostello. 14 $ cioè 7 euro per 40 minuti di corsa, piove e non c'è alcun dubbio ci andiamo! L'unico dubbio è sul sesso dell'autista, io e Max (un mio compagno di viaggio) pensiamo sia una chinese woman, gli altri sono convintissimi e le danno del Lui. Speriamo non se la prenda :)
Arrivati in ostello decidiamo che la Eithaid ci aveva saziato abbastanza, ci sistemiamo e facciamo amicizia con our hostelmate.
E' domenica è Sydney ci aspetta per un primo tuor, piove a sprazzi ma cmq la temperatura è sempre sopra i 20° e la sera abbiamo già un po' di rossore. Scopro infatti che proprio sopra l'australia c'è il gran parte del famoso buco dell'ozono e questo non è bello per il mio bianco pallore. Il nostro ostello è vicino al quartiere più centrale e all'Opera House e come prima cosa appena arrivati in Australia non si può non andare a vederla.
Il quartiere del molo, e tutta la parte più antica (la City) ci affascina, è un misto di moderno di design e antico, giardini molto british e piante tropicali, un bellissimo mix disegnato su una baia affascinante! Ma il bello deve ancora venire! ma per questo a presto!
